Ivan Pozzoni
- 07/01/2018 20:58:00
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L’ho scritta con l’ulteriore idea del «senso di colpa» che accompagna le reazioni di ferocia a determinate azioni sociali. L’anti-«poeta», con i suoi latrati di furia, crea, involontariamente, «danni collaterali». E il «senso di colpa» crea catene e collari.
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Celestino Magliacane
- 07/01/2018 18:10:00
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Mi preme farle i dovuti complimenti per il componimento e soprattutto lespressione che ha usato in questa poesia, trasmettendo i sentimenti che prova una persona nelle circostanze poco felici alle quali ci espone la vita quotidiana. La rabbia e la furia interiore dellautore, paragonata alla ferocia e allaggressività di un Rottweiler, si esterna con un grido di dolore finalizzato a porre fine alle situazioni spiacevoli di sofferenza e a mutarle allopposto, ma impotente nel reagire con mezzi materiali ma solo con la voce e lo stato danimo: uniche armi che un poeta dispone e si serve per affrontare ogni aspetto negativo che lo circonda in questa società in pauroso declino.
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